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martedì 1 novembre 2016

I bambini devono sognare i dolci, non la terra che se li vuole mangiare





Se questo post fosse una puntata de "I Simpson" sarebbe lo special di Halloween -che viene trasmesso ad Aprile senza ritegno-. Suppongo...cioè, credo. Beh, insomma.
Domenica mattina mi sono svegliata per una leggera insonnia, poi la casa ha cominciato a ballare il tango.
7,1, credevo...poi mi sono resa conto di non aver capito niente io, perché i tg dicevano diversamente. 6,5? Voci narrano che tal valore sia stato mandato indietro insieme all'ora, ma onestamente lascerei ad Adam Kadmon il compito di risolvere tal quesito. 

Norcia
Ormai dalle mie parti, se vuoi un vestito di Halloween davvero efficace, ti devi vestire da montagna.
Mi sono resa conto che esistono persone adulte che non hanno mai assistito dal vivo a un terremoto.
Chi malauguratamente in questi giorni si trova dalle mie parti per motivi lavorativi, venendo dal nord o sud Italia, vaga con il panico negli occhi e tanta voglia di tornarsene subito a casa. Risolvere alla svelta ciò che deve e tanti cari saluti alla terra che inghiotte la gente.
E la nostra casa?
Purtroppo anche noi del centro abbiamo sempre voglia di tornare a casa, anche se si è data al tip tap. Non c'è niente di più orribile di avere una tana che uccide invece di proteggere. Sarete tutti stupiti, ma la gente vuole ricominciare proprio dov'è finita, nessuno smania per ricostruire lontano. Ciascuno è attaccato ai propri luoghi, anche se rischiano di farsi trappola mortale. C'è tanta sofferenza, nel vedere la gente che non dorme e va a cercare un sonno "sereno" dentro la propria macchina.
Prima della casa che ti cade in testa, ci sono volte in cui resta intatta, ma tante persone affrontano ugualmente la notte fredda in un auto, che non offre certo una comoda dormita.
Poi magari passa qualche mese di pace, t'illudi di essere al sicuro e che ciò che più temevi era solo un brutto sogno. T'illudi di questo, quando all'improvviso i tuoi sforzi non sono serviti a niente. Perché senza avvertimenti di sorta, nel cuore della notte, oppure all'alba, o in qualsiasi altro momento apparentemente innocuo della giornata, la casa che cade stavolta è proprio la tua. Cade e fidatevi, c'è troppo panico per recitare alla Oxford le prove di evacuazione. 
Amatrice

I momenti che ti salvano la vita in genere li bruci a capire se farai in tempo a salvare anche il cane, se riuscirai a strappar via magari la borsa, o un album di foto.
Durante una scossa ho cercato di prendere i miei due cani, ma non riuscivo a prelevarli di peso entrambi. Al che mi sono chiesta cosa sarebbe accaduto se durante un terremoto letale, mi fossi trovata sola con loro.
In quella manciata di minuti non ce la fai. Non partorisci mai il pensiero che ti salva la vita, perché ciascuno è attaccato a qualcosa o qualcuno che lo porterà a perdere quel minuto fondamentale.
La paura è diventata la compagna delle nostre giornate, ma sapete una cosa?
Non ha importanza.
Non ha importanza perché oggi, come ad ogni Halloween, i bambini vengono a chiedere i dolci e s'illuminano in viso quando gli doni qualcosa. Sono bellissimi, hanno addosso delle maschere fai da te indecifrabili, tanto per. Porca miseria se sono meravigliosi.
Mi hanno fatto ricordare una frase che mia madre mi disse tanto tempo fa, quando anche da piccola non la finivo mai di rimuginare su pensieri troppo grandi per la mia età. Lei disse solo: "I bambini devono vivere spensierati". Al tempo mi risolse la vita; a volte la chiave sta nella semplicità.
Anche oggi mi risolve la vita, nonostante i miei terremoti interiori ed esteriori, pensare che la felicità dei bimbi non la porta via nemmeno la terra che uccide.
Che festeggino pure Halloween, mi basta vederli ridere per qualcosa. Così la bimba che è in me riderà con loro e si dirà che vale comunque la pena andare avanti.
La speranza non se la mangia la terra.
I sorrisi non verranno inghiottiti dal buio della paura.

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