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martedì 29 aprile 2014

Il Blogtour

Oggi inauguro ufficialmente la categoria Blogtour.
Giustamente mi chiederete: che cos'è un Blogtour? Beh, ottima domanda!
Incomincio -che bell'apertura- dicendovi che non conoscevo nemmeno il termine fino a poco tempo fa, quando mi son proposta per partecipare e un attimo dopo mi sono detta: ok, sono disponibilissima, facciamolo...ehm, sì, ma prima spiegatemi cos'è, che non ho ben capito. Non essendoci una vera e propria definizione, credo di potervelo raccontare nel modo che mi pare, tanto non vi accorgerete mai della differenz...no, dai, stavolta faccio la seria.
Per farla breve, c'è un argomento centrale -in questo caso un libro- e questo è il punto di partenza. Le varie tematiche di esso, saranno sviluppate in diversi blog e in diverse date, con al termine sinossi, biografia e link utili dell'autore; pertanto, ogni piattaforma ospitante costituirà una tappa di un tragitto più esteso.
L'ho trovata una prospettiva interessante tanto per l'autore che cerca pubblicità, quanto per i blogger, che guadagnano lettori, visto che il loro blog è una "fermata" del tour e viene indicata su una lista che rimbalza da piattaforma a piattaforma. 
Ora bando alle ciance, vi lascio le info -io posterò l'articolo il 2 giugno, così per ribadirlo- del primo Blogtour a cui partecipo!

Blogtour: Tregua - Il Segreto

1. Parole inglesi introdotte in Italia
27/04, Ispirazione - Il blog di Ilaria Goffredo: http://ilariagoffredoromanzi.wordpress.com/

2. La violenza sulle donne protetta dalla legge
29/04, Divine ribelli: http://divineribelli.blogspot.it/

3. I giochi di una volta
05/05, Connie Furnari: http://conniefurnari.blogspot.it/

4. Campi di lavoro italiani
12/05, La biblioteca di Eliza: http://labibliotecadieliza.blogspot.it/

5. Antichi sapori: il pane fatto in casa
19/05, Dietro la collina: http://stefaniabernardo.blogspot.it/

6. Abbigliamento in tempo di guerra
26/05, Un’altalena di emozioni: http://francescaghiribelli.blogspot.it/

7. L’accoglienza mediterranea
02/06, La stanza rossa: http://lastanzarossa23.blogspot.it/

8. Manifestini: l’ironia contro il terrore
09/06, Libri in pantofole: http://librinpantofole.blogspot.it/

Seguite le tappe, commentate e fate tutte le domande che volete se avete ulteriori curiosità sugli argomenti o sul libro ;)

Il romanzo è disponibile a 0,99 € su Amazon: http://www.amazon.it/dp/B00JE78A3Y

Trama
Puglia, gennaio 1943. 
Elisa ha diciotto anni, è una ragazza semplice e vive con il padre Vito e il fratello maggiore Antonio. La sua vita è scandita da una monotonia triste e a volte spaventosa: razioni insufficienti, sottomissione agli uomini di casa, rappresaglie delle Camicie Nere e bombardamenti alleati. Non sa cosa siano il mare, la libertà, l’amore, eppure la sua vita sta per cambiare. L’incontro con un uomo misterioso getterà ombre e dubbi sulle convinzioni della comunità del paese e su quelle di Elisa, sui suoi legami familiari. Anche la ragazza però cela un segreto: esso potrebbe rappresentare la fine dell’unica speranza che si affaccia all’orizzonte. 
In un romanzo che ha il sapore di sole e calce, terra e pane nero, la vita rincorre e sfida gli orrori della dittatura e dei campi di concentramento, spera nelle attività antifasciste e incassa le perdite. La storia di una ragazza che, costretta dalla guerra, dall’odio e dall’amore, diventa donna. Il ritratto di un’Italia che non c’è più. La coscienza degli eroi dimenticati che, con il loro contributo, hanno fatto grande la Storia.

giovedì 24 aprile 2014

Precario

È fragile, instabile. Come una farfalla che apre gli occhi, guarda il sole e muore.
Pochi attimi felici, che s'infrangono contro il gelo dell'eternità. 
Non dura neanche quella. 
Schermo di vetro, si scheggia e ti piomba addosso con violenza. 
Scarnifica una pelle già malata. 
Il mondo è occupato.
Il mondo è troppo occupato.
Il mondo è sempre troppo occupato,
per accorgersi di un'esistenza precaria.
Labile e insistente nelle sue urla.
Sfida la notte, la sfregia di pianto
ma sbatte le ali contro un muro.
Un muro fatto di facce vuote
che sorridevano.
Si strappano lattice bianco
ruotando su se stesse.
Sputando sangue sulle ferite altrui,
rivendicandole.

Si vive solo
per non morire?


mercoledì 16 aprile 2014

Il Mondo Giallo. Quello in cui i Braccialetti Rossi ti entrano nel cuore.


È partito tutto da una semplice curiosità. 
In tv non si parlava altro che di "Braccialetti Rossi" e volevo sapere in cosa consisteva la storia, di chi narrava, cosa raccontava. Sono una persona che si fida molto più dei libri, che dei film (anche se il linguaggio cinematografico, ha sempre il suo perché), perciò leggermi la versione cartacea, mi restava molto più comodo.
Ho trovato il tutto così meraviglioso, ma ancora dovevo capire tante cose. Perché Il Mondo Giallo è una lettura magnifica, ma non nomina assolutamente braccialetti, né traccia storie così facilmente trasponibili in fiction. Il libro, infatti, riporta ventitré scoperte che Albert Espinosa ha fatto durante i dieci anni di malattia; poi ci porta in punta di piedi nel Mondo Giallo: un mondo che non si regge su delle regole, in cui ci sono amici che si nascondono tra la gente, i gialli, che però sono speciali: loro ci aiutano, compaiono nel momento del bisogno e potrebbero non esserci per sempre con noi. Però prendono confidenza più in fretta, accorciano le distanze, impiegano meno tempo a farsi voler bene. Sono persone con cui è più semplice comunicare e con le quali il tempo non ha alcuna importanza: le puoi conoscere da pochi minuti e sentire già una forte appartenenza.
Ho trovato il tutto molto veritiero, ho provato l'impulso di seguire i consigli e viverli; il libro è stato magnifico... ma quindi...questi braccialetti? La mia curiosità percepiva in modo lampante che mancava ancora qualcosa.


Per togliermi ogni dubbio, ho deciso di ritagliarmi del tempo per seguire la miniserie (mini...le puntate son lunghe quanto un film!). Ora capisco perché è stata davvero un grande successo.
Nessun Mondo Giallo, ma in compenso ci sono storie: vite di ragazzi che s'intrecciano. Vite che si fanno coraggio per continuare ad esserci. Vite che sono un grande esempio per tutti e t'insegnano a rinascere giorno per giorno.
Ho letteralmente trangugiato le puntate e amato i personaggi, con alcune preferenze.
I protagonisti sono sei, ognuno dei quali risalta per qualcosa rispetto agli altri.Volevo solo parlarvi dei preferiti, ma avendo imparato qualcosa da ciascuno, ve li descriverò tutti.


Di Leo, il leader, ho amato soprattutto il coraggio, la forza, quella capacità innata di cadere e rialzarsi nonostante le numerose avversità.
Possiede un carattere così forte, che anche laddove incontra numerosi ostacoli, sa superarli con una grinta che solo lui sa avere.
Ha una sensibilità che solo a tratti emerge, perché celata da una grande impulsività; eppure non fa che pensare agli altri, ad agire per il bene del suo gruppo.



Vale, il vice-leader, non è un tipo che colpisce subito: ha un modo di studiare e comprendere, una sensibilità che supera di gran lunga quella degli altri, ma non attira istantaneamente l'attenzione. Dal temperamento pacato, è una persona sensibile, che insegna a non giudicare da subito e cercare le motivazioni, che muovono i comportamenti che non sempre sono facili da comprendere.

Cris, la ragazza, soffre di anoressia, condizione che si riflette profondamente nei suoi pensieri e azioni. Oscilla tra leader e vice, in balia di sentimenti precari, delicati. Con l'aiuto degli amici, riuscirà a sbloccare la propria vita, a non farsi condizionare costantemente da incertezze e paure. Grazie a lei, lo spettatore capisce che fidarsi di qualcuno a volte ci salva; la chiave non è sempre chiudersi in se stessi.


Davide, il bello, è colui che offrirà la lezione più dura da accettare. Un rospo in gola difficile da mandare giù.
La prima cosa che esce fuori di lui è l'atteggiamento prettamente scontroso, provocatorio; la costante ricerca del litigio e della rissa. Nessuno però è un'isola: negli altri troverà una parte di se che lo aiuterà a capire. Scoprirà un universo nuovo.
Se qualcuno non ha ancora visto la fiction, non legga la parte in grigio.
Personalmente, mi ha regalato un pianto che non dimenticherò mai: sembrava così forte, così pronto a guarire e andarsene, che nonostante il problema al cuore, non mi sarei mai aspettata che volasse via addirittura per primo. La sua morte turba profondamente, colpisce e affonda l'anima, porta a farsi tante, troppe domande; perché non è accettabile che un ragazzino così pronto a vivere, a lottare, se ne vada senza tanti complimenti. Era scatenato, un guerriero: aveva tanti sogni, che chiunque crede che prima o poi realizzerà, fin quando non assiste al suo funerale. Fin quando non vede una bara al posto di tutta quella vitalità. Ci si chiede davvero: "cos'è la vita?"

Rocco, l'imprescindibile, il narratore dell'intera serie; è in coma, ma sente e capisce.
Il suo ruolo è il più azzeccato: senza di lui, davvero l'intero gruppo non sarebbe possibile. Dorme, con la speranza di svegliarsi prima o poi; la sua arma migliore è una dolcezza disarmante, che porta a volergli bene senza mezzi termini.

Tony, il furbo, è il personaggio più di tutti da approfondire, il meno scontato. Un giovane da scavare, che a prima vista può risultare tutto meno che furbo, ma a lungo andare rivelerà delle doti straordinarie; nonché una capacità innata di sentire, capire e vedere cose non accessibili alle persone comuni.

Coloro che si sono impressi più  a fondo, per me sono Leo, Davide e Rocco. Hanno saputo  distinguersi, essere forti, leali e portare contenuti importanti. Si sono resi semplicemente indimenticabili in modi differenti, che però hanno lasciato il segno, come questa serie. Non vedo l'ora di seguirli anche nella seconda, vedere il proseguimento dell'amore di Leo e cosa accadrà a tutti gli altri.
Per ulteriori domande, vi basta sapere: Watanka!


martedì 8 aprile 2014

Recensioni: tra penna e anima

Qualcuno crederà che fare una recensione consista più o meno nel leggere un libro, mettere un voto e tracciare una decina/ventina di righe tutt'attorno al voto stesso. 
Non c'è niente di più sbagliato.
Potrei quasi affermare che il voto è secondario; i nostri stessi gusti sono secondari.
Recensire non è dibattere, tantomeno creare una tesi e sostenerla a spada tratta, fino alla morte.
È un mestiere che non s'impara nemmeno dopo aver assaporato e presentato una trentina di libri agli altri.
Di tre anni di recensioni ad esempio, non ho ancora capito quanta importanza possano rivestire le classiche stelline. Ok, sono una classificazione. Ok, servono per farsi un'idea. Ma è quasi come dare un voto scolastico: un sette o un dieci non definiscono il bambino, la sua intelligenza, i suoi sogni. Non dicono davvero che il bimbo da dieci vale effettivamente di più di quello da sette. Soprattutto, non spiegano se vale la pena conoscerlo o meno.
A parer mio, lo scopo primario non è riempire la pagina di un fantastico cielo stellato, elevarsi a giudice supremo o praticare stroncature gratuite. L'aspetto più importante, quello da non dimenticare mai, è di avvicinare le anime: condurre il lettore verso il libro giusto: quello che ha sempre voluto sfogliare, quello che sottolineerà fino a stancarsi, quello che forse imparerà a memoria o che comunque troverà ampio spazio nel suo cuore.
Recensire è una responsabilità, è scovare i colori di un determinato autore e portarli in superficie, alla vista di tutti. Recensire è capire cosa provava lo scrittore nell'instante in cui ha tracciato la sua storia e chiedersi chi vorrebbe provare le stesse emozioni. È percepire le pagine a un livello più profondo, senza sostare in superficie.
Il compito del recensore è davvero ben svolto, quando la persona, grazie a lui, scova ciò che stava cercando da tempo. Collegare le vite è molto più importante del gradire o meno la vicenda narrata; perché là fuori c'è sempre qualcuno che deve trovare qualcosa e sta aspettando un aiuto.
In bocca al lupo a tutti coloro che recensiscono, che recensiranno e a coloro che scopriranno il libro della loro vita, grazie a una recensione.

mercoledì 2 aprile 2014

E-book vs libro.

Non credo finirà mai; specie in Italia, dove quella metallica tavoletta sputa parole chiamata eReader ha più o meno le sembianze del demonio. Senza dimenticare che molte persone danno ancora del lei al proprio computer, scongiurandogli di accendersi, perché non sanno proprio dove andare a cercare il fantasmagorico tastino che dà vita alla magia. 
Ma non finirà mai, cosa?
Vero: avevo così tanta fretta di disquisire, da dimenticare il soggetto dello sproloquio verbale (quisquiglie, eh?!). Ebbene, signori, sto parlando dell'agguerrito, mirabolante, sanguinario combattimento tra libro ed e-book: scontro che, perlomeno nel bel paese, sembra destinato a durare più o meno un altro centinaio di anni.
Ovviamente, non credo proprio che il libro scomparirà dalla faccia della terra; come non credo assolutamente che l'e-book non prenderà mai piede. Anzi...


"Chi avrà la meglio?", mi chiederete voi.
Ah, io lo devo dire?
Ma anche no: sono decisamente troppo pigra per sobbarcarmi la responsabilità di decretare il vincitore (e poi si è appena rotta la sfera di cristallo con cui prevedevo il futuro); sono piuttosto decisa a stilare una più che equa lista di pregi dell'uno e dell'altro...e che vinca il migliore!

E-book
1-Salva gli alberi.
2-Costa meno
3-Quando non conosci il significato di una parola, lo rintracci con un click.
4-Lo porti ovunque vuoi e non pesa.
5-Il segnalibro non lo perdi.
6-Tuo fratello, tua sorella o qualsiasi tuo parente di un anno o poco più, non ne strapperà le pagine per costruire barchette.
7-Non corri il rischio di prestarlo senza vederlo tornare indietro.
8-Non ti senti in colpa a evidenziare le parti che ti piacciono di più.
9-Non si spagina per nessun motivo.
10-Ci sono applicazioni che velocizzano la lettura.
11-Hai sempre spazio per comprarne uno nuovo.
12-Lo leggi al buio, senza il bisogno di una lampada nei dintorni.
13-Lo compri da casa e non devi aspettare che giunga da chissà dove.


Libro
1-Non ha bisogno della corrente.
2-Il rapporto fisico con la carta e il suo profumo non ha prezzo.
3-Ha un legame col passato; ti costringe a metabolizzare meglio frasi e situazioni.
4-Puoi piegare l'angolo alle pagine che t'interessano.
5-Tra rilegatura, copertina e cofanetto può essere ritenuto un'opera d'arte.
6-Insieme ai suoi amici arreda perfettamente un salotto.
7-Se ci rovesci sopra qualcosa, non cominci a parlare aramaico.
8-Tutti sanno come si accende e come si usa.
9-Cadendo non si distrugge per sempre.
10-Puoi regalarlo anche a un bambino.
11-Non ti distrai con i social network, perché non c'è rischio che tu lo legga al computer o sul tablet.

12-Per comprarlo basta recarsi in libreria e usare i contanti.
13-Puoi sempre nasconderci qualcosa in mezzo.